«Avevamo già affrontato qualcosa di simile con il caldo dell’estate, e ora passeremo al freddo, vero, dr Chou?»
«Sì. Anche il clima freddo ha tutte le sue regole dietetiche…»
«Parliamone!»

L’inverno è la stagione del Rene e dell’elemento acqua. I Reni, comunque, non hanno a che fare solamente con i fluidi corporei bensì anche con i minerali, che sono molto importanti perché consentono al nostro corpo di mantenersi in salute in situazioni ambientali difficili, e di resistere meglio al freddo e all’umidità.

Anche in cucina dovremo tenere conto di questo. Adoperando quei cibi che agevolano la funzione dell’acqua, i nostri Reni si rafforzeranno e attraverseremo agevolmente la stagione invernale, che a molti sembra essere la più lunga, la più buia e difficile dell’anno.

L’alimentazione

D’inverno fa freddo, si resta più in casa e si fa meno movimento, quindi l’alimentazione deve sia riscaldare sia mobilizzare l’energia. Sarà ricca di alimenti nutrienti di sapore leggermente salato per l’energia renale, piccante per far circolare l’energia, e amaro per tonificare la forma del Rene. Avremo grassi che ci permettono di resistere al freddo, sia vegetali sia animali. Si assumerà infatti la carne di maiale, carne ideale per l’inverno anche se non dovremo abusarne altrimenti si formeranno catarri, e pesci grassi come l’anguilla. L’olio di pesce è ricco di vitamina D, indispensabile al nostro organismo per una calcificazione corretta delle ossa.

Useremo, inoltre, i legumi, che tonificano sempre i Reni, i funghi, le alghe, verdura e frutta di stagione. Da ricordare, a questo proposito, sono le castagne, sia da sole sia in aggiunta ad altri cibi. Anche la carne del famoso «tacchino del giorno del ringraziamento» (che cade tra ottobre e novembre) viene cotta con le castagne. Nel Suwen si parla della castagna come del frutto del Rene, e la sua carne (come detto) sarebbe il maiale, mentre il suo cereale è il fagiolo (per i cinesi, i legumi sono dei cereali).

Altra caratteristica dell’inverno sarà l’uso di alimenti conservati, come il prosciutto che è carne di maiale in sale, le olive e i capperi in salamoia, e il grasso di oca, che però viene più usato in Francia mentre noi useremo del semplice lardo. Il grasso è paragonato al dolce, quindi sarebbe un prodotto delle stagioni intermedie, ma esso ha anche una forte componente di freddo (digestione laboriosa) e di caldo (perché produce calore) perciò si può usare d’inverno.

Raccomandate sono anche le verdure conservate sott’olio, ad esempio le melanzane (anche se in genere le verdure sott’olio sono state prima trattate con l’aceto).

Due esempi di menù invernale equilibrato

Il primo menù prevede miglio con le noci e maiale al cartoccio con porri gratinati.

Miglio con le noci

  • miglio,
  • cipolla
  • verza,
  • noci,
  • olio di oliva, sale marino.

Schiacciare e tostare le noci per 10-15 minuti nel forno a temperatura media, poi togliere la pellicina sfregandole tra le mani. Affettare la cipolla e la verza, e farle saltare in una pentola a pressione con poco olio di arachidi. Aggiungere poi il miglio lavato e scolato: calcolare 3 parti di acqua per ogni parte di miglio, aggiungere quindi le noci e un po’ di sale. Cuocere a pressione per circa 30 minuti, servire caldo, guarnito con prezzemolo fresco.

Maiale al cartoccio

  • 250gr di maiale,
  • 3 cucchiai di olio, sale.

Far rosolare in una padella antiaderente il maiale con 1 cucchiaio di olio di oliva e un pizzico di sale, poi, mentre prende colore, preparare 2 cartocci di carta di alluminio. Dividere quindi il maiale in 2 porzioni, porlo nei cartocci con 2 cucchiai di olio e infornare a 160°C per 10-15 minuti.

Nel secondo menù troviamo lenticchie con cipolline, porri gratinati al forno e rotolo di frutta secca.

Lenticchie con cipolline

  • lenticchie
  • cipolline tonde,
  • sedano,
  • olio di arachidi, rosmarino.

Saltare brevemente nell’olio di arachidi le cipolline, quindi aggiungere le lenticchie lavate e dell’acqua (2 parti per 1 parte di lenticchie) e il sedano. Lasciar cuocere a fiamma bassa e a pentola coperta, sin quando le lenticchie sono ben tenere. Lasciare riposare aggiungendo 1 rametto di rosmarino.

Porri gratinati al forno

  • 4 porri grossi oppure 8 piccoli,
  • 60gr di tofu,
  • 2 cucchiai di grana grattugiato,
  • olio di oliva e sale
  • coriandolo fresco tritato.

Lavare i porri ed eliminare le estremità, ridurli quindi in pezzi spessi 15cm e farli cuocere 15 minuti in acqua leggermente salata; scolarli con un ramaiolo e asciugarli tra due strofinacci. Disporli in una pirofila unta con un poco di olio, irrorare con altro olio e cospargere la superficie con il tofu a pezzetti e il grana.
Infornare a 200°C per 10 minuti, estrarre e cospargere di coriandolo fresco tritato e infornare per altri 5 minuti, finché diventano dorati.

Rotolo di frutta secca

  • 20 albicocche secche,
  • 10 fichi secchi,
  • 10 prugne secche,
  • ½ tazza di mandorle sgusciate e pelate,
  • ½ tazza di gherigli di noce,
  • 1 cucchiaio di pinoli, miele q.b.

Disporre nel mixer tutti gli ingredienti, escluso il miele, e tritare leggermente: la frutta secca si deve accorpare ai semi oleosi ma il tutto deve mantenere una buona consistenza. Aggiungere a filo qualche cucchiaio di miele, quanto basta per conferire all’impasto la giusta corposità. Preparare un foglio di carta oleata e versarvi il composto, arrotolandolo a forma di salsicciotto. Richiudere le estremità, porre in frigo per almeno 3 ore, servire infine tagliato a rondelle.

Colpo di freddo allo Stomaco

Avviene perché il ventre e lo Stomaco sono stati esposti al freddo. Il freddo si accumula nello Stomaco e provoca la malattia.
Il freddo di per sé blocca, per cui avremo dolori violenti accompagnati da spasmi; nei casi meno gravi questi dolori saranno intermittenti. Inoltre, i catarri, che si formeranno per la non buona decomposizione dei cibi, risaliranno controcorrente e avremo rigurgito di liquido chiaro e vomito.

Nostro compito sarà quello di riscaldare, usando ad esempio una borsa dell’acqua calda o un termoforo da posizionare sul ventre del paziente. Gli faremo bere, inoltre, delle tazze di tè di zenzero: aiuta a riscaldare e quindi a digerire il cibo che si è bloccato nel Riscaldatore Medio per colpa del freddo.

Tè di zenzero
Far bollire in 1 tazza di acqua minerale non gasata, per 2 minuti, 2-3 fettine di radice di zenzero fresco.

Proibiremo i cibi freschi-freddi, e quindi no a frutta cruda, latte e latticini.
Vanno bene, invece, minestre di cereali o semplicemente del brodo, carne e pesce ben digeribili, frutta e verdura cotta.

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Suggerimenti in caso di congelamento

  1. – Tagliare e tritare 5 peperoncini rossi, farli bollire in 100ml di acqua. Lavare la parte congelata 2 volte al dì.
  2. – Mescolare 70ml di miele con 30ml di lardo, ottenendo un unguento da applicare sulla parte congelata.
  3. – In alternativa, riscaldare i peperoncini in olio di sesamo e applicare l’olio sulla parte congelata.

 

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