La bellezza è frutto di equilibrio tra interiore ed esteriore e pertanto parte da una profonda conoscenza di sé stessi,
di più possiamo affermare che la bellezza non è la perfezione di forme, ma armonia e buona funzione di organi e mente
in OCCIDENTE si arriva a bellezza attraverso il concetto di “grazia” che si rivela nel volto e nel portamento. Questo induce ad elevati sentimenti, è una sorta di aura di luce
in ORIENTE il concetto è espresso dalla capacità di guardarsi dentro e di coltivare la propria armonia inseriti nel mondo.
Questo guardarsi dentro si chiama NEISHI , e non parla solo dell’introspezione psicologica o spirituale, ma anche propriamente corporea.
Si parla cioè del “sentire” come funziona il proprio corpo, come se ci si potesse guardar dentro.
E’ una forma mentis che si acquisisce con la pratica delle varie tecniche corporee che fanno parte della tradizione cinese
Una delle capacità peculiari di questo guardare e sentire dentro si rifà quindi allo “sciogliere i nodi”(SONGJING) per la bellezza in oriente.
I nodi esprimono le contraddizioni della mente e la loro risoluzione non significa scioglierli, ma integrarli. Avremo un tutto fluido e tondo, e saremo in grado di vivere ed attraversare questa integrazione.
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Torniamo a monte.Sappiamo che ogni organo ha una sua emozione detta “Ben Shen”.
Per il cuore avremo SHEN che rappresenta il centro della persona, il suo spirito vitale. Per il rene lo ZHI che rappresenta la volontà e la capacità di agire. Lo YI per la milza che rimanda al pensiero, la riflessione. Da ultimi lo HUN per il fegato che parla di creatività e il PO del polmone che riporta all’istinto vitale.Nell’incarnato:
-Shen rappresenta il COLORITO della pelle.
-Zhi la sua PIGMENTAZIONE, vista la correlazione anche con le strutture ormonali.
-Yi la SECREZIONE SEBACEA.
-Hun la MIMICA e quindi i muscoli facciali.
-Po la STRUTTURA della pelle, e quindi se c’è più o meno tessuto connettivo, se c’è adipe e così via.
Siamo arrivati ora a parlare ancora dei 5 Elementi, trattando il nostro aspetto esteriore.
Andiamo a parlare di ciò che si può fare, intenzionalmente, per far sì che la bellezza si mantenga e ci accompagni nel nostro cammino.
Avremo bisogno di: BUONI CIBI, nel senso di adatti alla nostra costituzione e che seguono il ritmo delle stagioni.
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BUONI RITMI soprattutto quello del sonno-veglia. Valutiamo anche il respiro, come capacità di alimento “aereo”.
BUON VIVERE con i famosi “nodi” possibilmente sciolti, per godere della nostra serenità .
BUON ACCUDIMENTO che si può tradurre in rispetto, per evitare ciò che danneggia: fumo,farmaci inutili,stress eccessivo, sole eccessivo e così via.
Ora facciamo un tuffo nel passato, un po’ come in quel film di qualche anno fa “il ventaglio segreto” dove si parlava di 2 giovani donne amiche nella Cina di oggi.
Le due donne raccontavano di una antica tradizione che era quella della fasciatura dei piedi.
I piedi delle donne venivano tradizionalmente fasciati fin da giovinette. Era una pratica delle classi benestanti ad indirizzo erotico per gli uomini. In realtà costringendo la moglie a non poter camminare si arrivava solo a sottometterla.
Piedi piccoli, dunque, detti “loto d’oro” che toglievano ogni personalità alla donna rendendola solo oggetto erotico, tutto questo durò fino alla nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 49.
….”quand’ero bambina anch’io soffrivo, come te,
ma voglio che i tuoi piedi siano così piccoli
da guadagnarti un posto in società
ecco perché voglio dedicare
questo tempo alla fasciatura”(Lin Qinnan)
Liberamente tratto da “agopuntura e tuina: i trattamenti di bellezza in MTC”, C Di Stanislao, R Brotzu e M Semizzi
“la figura della donna nella cina tradizionale” www.agopuntura.org
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