Oggi parliamo dell’aria, perchè respirare è vivere.Questa è l’aria reale che poi ci permette di avere degli scambi con l’esterno.

Ma parliamo anche dell’aria per respirare metaforica, che è stata molto studiata nelle medicine antiche.

L’aria per respirare dunque Etere o Vayu per la Medicina Ayurvedica, equivalente all’Elemento Metallo e alle comunicazioni per la Medicina Cinese.
Etere, che si inserisce nella tipologia Vata per gli Indiani, ha a che fare con tutto ciò che si muove, e percorre tutto il corpo.
Come organi di riferimento importanti ha l’ Intestino ed i suoi movimenti.
Poi essendo ubiquitario lo troviamo dappertutto, pensiamo all’etere e alla dicitura “on air” che significa “in onda” .
Invece aria per respirare anche  nell’elemento Metallo , al quale fanno capo Polmone ed Intestino, regola anche esplicitamente gli scambi respiratori. Ma anche gli scambi tutti, tanto che in un libro di Medicina Cinese ho trovato una bella definizione. Questo elemento viene paragonato all’acciaio, con il quale si fanno i fili usati in tutte le strutture di comunicazione.

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Cosa possiamo fare noi quindi per trarre insegnamento e salute dall’aria?
Gli antichi Indiani avevano inventato il Pranayama.
Mentre troviamo nel Qigong cinese anche delle respirazioni guidate.

Essendo piu’ avvezza però alle tecniche indiane sul corpo, vi guiderò in una respirazione fantastica per il sistema nervoso.

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Vi mettete seduti, a gambe incrociate comode. Appoggiate la mano sinistra aperta sul ginocchio sinistro, e portate la mano destra al viso.
Con il pollice destro chiudo la narice destra, e uso anulare e mignolo invece per chiudere la narice sinistra.
Ora faccio un bell’espiro, mi soffio bene il naso, per liberare le narici, e inizio.

Chiudo narice destra con pollice destro, inspiro da narice sinistra, poi chiudo narice sinistra con anulare e mignolo ed espiro a destra.
Ripeto, e provo eventualmente a trattenere il respiro nel passaggio tra narice destra e sinistra almeno per 4 tempi.

Ripeto comunque tutto per 5-6 volte.
Mi fermo, chiudo gli occhi e sento cosa è cambiato all’interno del mio corpo. Di solito ci si sente subito piu’ tranquilli e molto lucidi, a volte spunta anche un sorriso interno

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